
Questo giro si è fatto un tourbillon d'influenza intestinale, e io riflettevo tra me e me se conveniva stargli debitamente lontana o mostrare la mia vera natura e sostenerlo nella malattia solo per farmela passare e poter poi dire "a Natale ho perso due chili".
E' riuscito ad attaccarmi nient'altro che la febbre, così stanotte ho sognato che tornavo a casa ed invece che Lui trovavo Marco Travaglio e Jorge Lorenzo, intercambiabili a seconda delle esigenze.
Il fatto che il sogno mi sia pure piaciuto la dice lunga sui gradi di temperatura interna notturni, un trilione suppergiù.
Comunque, sono a casa per le feste.
Mi sono caricata di uno zaino pieno di regali, la cuccia di Oliver, Oliver medesimo e mi sono fiondata sul primo treno utile per tornare dai miei. Ho portato solo un paio di pantaloni e sperato ardentemente di aver dimenticato lì molto molto molto intimo l'ultima volta. (C'era).

Insomma, una pacchia.
Insomma, non ho voglia di tornare alla vita di sempre.
Insomma, mi lascio ancora trascinare pigramente dall'inerzia di queste vacanze, non scrivo altro perchè mi godo degnamente la mia famiglia, e auguro a tutti di poter essere davvero felici quanto lo sono io in questi giorni. Contando che il venticinque ho mangiato tre piatti di agnolotti e lo stomaco non mi ha ancora fatto causa, dubito che possiate eguagliare il mio grado di estasi.
E ancora auguri a tutti.