lunedì 18 febbraio 2013

Era da prima di iniziare la dieta che volevo sentire una cosa simile




"Amore, sembri il manichino della Guess"







1)Ha usato una similitudine.
Dieci punti per essersi avventurato in una figura retorica.



2)Ha usato una similitudine accostandola ad un marchio che mi piace.
Cento punti perchè si è ricordato il brand.
E nonostante le modelle in questione abbiano sempre un po' l'espressione da citofonare Zoccolonis, ho apprezzato lo sforzo.




3)Non ha scelto un marchio per taglie forti, nonostante sulle etichette dei miei pantaloni ci sia ancora scritto un numero alquanto gagliardo.
Mille punti per la delicatezza.



4)Mi ha accostata ad un manichino.
L'apoteosi  del magrume.
Un megatone di punti, tutti su un colpo.




5)Me lo ha detto mentre eravamo immersi in una full immersion di sesso selvaggio.
E questo fa crollare il suo rating al livello della grecia.
Municipio di Sparta, per l'esattezza.





Cercasi con urgenza corso di tantra, seduciosità e secsappil.


mercoledì 13 febbraio 2013

Fat Tuesday: sembra un personaggio di Tim Burton invece era ieri.







Dolci - già dato
Pizza - già dato
Patatine - già dato
Alcool - già dato (quanto mi manchi)
Frutta secca - già dato
Agnolotti - già dato
Aperitivi - già dato
Cioccolata - già dato

Oggi inizia il periodo quaresimale, momento dell'anno in cui ero solita privarmi di qualcosa di molto edibile. (Ruotando saggiamente le privazioni, così da potermi sfondare di caramelle mou nel caso avessi deciso di abdicare all'alcool, o di olive nere nel caso in cui avessi optato per l'astinenza dal cacao) (E mi sentivo ugualmente  in odore di beatitudine, comunque).
Con la storia della dieta mi sono presa talmente avanti che non ho più nulla a cui rinunciare.
Santasubito, è il minimo.

venerdì 8 febbraio 2013

Buongiorno ammmmmooore










e  buon compleanno.










Rinuncio oramai a sperare che l'avanzamento dell'età rechi con se un ampliamento dei tuoi orizzonti spirituali e non solo della tua prostata.
Approfitto però di questo giorno per ringraziarti degli sforzi da te compiuti per rendermi una donna migliore, in grado di controllare la fame (perchè non ha senso sposarti se poi devo chiamare una gru per portarti in braccio sulla soglia), altri tipi di appetiti ("e  se - arf -ci coccolassimo - arf- un po' - arf - panterone???" "Ho sei partite a Ruzzle da finire") ma soprattutto per avermi resa una persona ZEN. Totalmente, incredibilmente, mostruosamente ZEN.

Quindi smettila di sottolineare, quando mi fermo davanti ad una vetrina carica di  completini in pizzo Aubade, che le mie forme si esaltano meglio negli Sloggi a banda larga.
Sono Zen, voli troppo in basso per la mia levatura spirituale.

Puoi anche evitare di dirmi che l'unico modo per dirmelo coi fiori è portarmi a casa una pianta grassa.
Io ascolto e non commento.

Evita pure di soffermarti a guardare i miei piatti corrugando la fronte per la conta calorica che stai compiendo, tanto non riesci più a farmi sentire in colpa. 
I tuoi sguardi muoiono come insetti sul friggizanzare.

Però, caro mio, che il giorno del tuo compleanno tu mi porti a casa, mentre sono al lavoro, quella tipa che hai incrociato per caso sabato sera e di cui mi hai detto peste e corna, la cui moralità viaggia tra la vacca e il troione*,  ex compagna di scuola la cui occupazione risulta essere l'esercizio costante di un certo tipo di muscolatura



al di fuori delle palestre, che manco lavora perchè s'è fatta impalmare diciottenne dal ricco imprenditore che ha mollato immediately after non senza riscuotere i dovuti benefits, che poi scopro contatti su quella diavoleria di feisbuc mal te ne incolga ti esploda in mano un bel giorno tu che hai 5487 contatti tutte femmine giovani taccomunite e uberfigherrime selezionate oculatamente per le foto lascive e luridone del profilo, e questo foro traiano ti risponde anche, perchè con la storia che lavori in proprio il tuo numero di telefono lo hanno anche gli acari - e tu le dai appuntamento per fotografare una collana tua creazione "tanto per averla in foto".

Ti auguro la dissenteria eterna ogni volta che guardi un paio di tette che non siano le mie.
Ti auguro di capire che sono ZenZenZenZen ma questo è anche il rumore che fanno due lame che si affilano.
Ti auguro la fiatella ogni volta che flirti con la prima sciacquetta che vedi.
E lo fai senza motivo, solo perchè sei a tutti gli effetti un coglione, ma un coglione singolo, almeno con due mi ci trastullerei, a ostinarti a crederti un ragazzo quando in realtà dovresti comportarti da uomo.
E nota che io invece, per quanto arrabbiata, delusa e disgustata, sono una donna, di conseguenza ignoro il fatto che non mi hai nemmeno fatto un regalo (uno) per i miei trent'anni (ma ho diffuso ampiamente il verbo in giro, suscitando l'orrore in tutte quelle che mi hanno compatita e passato il numero di cellulare di qualche loro dotato amico tanto per una consolazione un tantinello più concreta), e per il tuo, di compleanno, non solo ti regalo ciò che desideri e ti sei già ordinato, pulciaro bastardo, ma non ti faccio mancare né le paste, né le sorprese, né me stessa, il mio tempo ed il mio amore.

Ti auguro con tutto il cuore di apprezzare ciò che hai.
E nota che di me ne hai tanta.
Tanta.
Localizzata in determinati punti, ma tanta.

Auguri, viscido essere che sei nel mio cuore.


*per dirla con parole gentili

domenica 3 febbraio 2013

Come consola Lui non consola nessuno


MisterDay ha trovato un nuovo passatempo, oltre a quello di  rovinarmi la cena chiedendomi se il mezzo panino sia consentito o meno dalla dieta (No che non è consentito, e allora? Ho passato una giornata in ufficio che vale un barattolo intero de Le dieci erbe ingoiato in un colpo solo, tanto basta per giustificare il reato che compirò alla prossima domanda idiota che farai): l'agguato ai fianchi, nel letterale senso del termine.



E' cominciato una sera sul divano:
"Ho il piede su una roba molle. Ti prego dimmi che sei tu e non c'è Alien steso con noi"
"Sei sulla mia anca"
"Ah. Urca. E dimmi, serve un rilievo geologico o un atto di fede per trovare le tue anche qua sotto? Oppure hai le ossa incredibilmente soffici "
"Sono seduta male, faccio piegoline" (ammazzando così il suo perversio appetitus sexualis per una settimana)

Adesso mi agguanta nei momenti più vari, pizzicando e chiedendo "sempre seduta male?"
Potrei incidere i fianchi e farci dei tasconi, almeno non perderei più le chiavi, ma per il momento l'opzione è chirurgicamente troppo avanzata; me li tengo, e li uso come pongo antristress nei momenti difficili. Un giorno spariranno, come la taglia di reggiseno evaporata coi pochi chili che ho perso (non sono ancora al "ci sta in una coppa da champagne" ma neanche più nel secchiello del ghiaccio, yeah).

E poi stasera siamo passati di fronte ad una vetrina di intimo, e mi ha detto:
"Guarda questa, ha quel meraviglioso filino di pancia che la rende così sexi. Non mi piacciono quelle troppo magre"

Stava parlando di questa qui:


 




Pensare che di panzetta dovrebbe intendersene, saltando ogni tanto sulla mia.
O forse è convinto che porti  una medusa sull'addome, e quella massa non m'appartenga.


Non so se volesse consolarmi, dicendo che apprezza le curve.
Io, tanto per non sbagliare, mi sono consolata con un po' di liquirizie, che funzionano meglio di Lui.