
Mh.
Certo.
La collega che ti tira scemo con le sue paturnie alimentari, perchè ha abolito qualsiasi cosa abbia un sapore e mangia solo più radici di cicuta e foglie di mughetto.
E ti vuole convertire.*
Ascolto volentieri chi ha un'altra visione della cucina, da quello che mangia solo pizza a quello che mangia solo tofu.
Ma mi diverto quando qualcuno, dopo una settimana di dieta, si sente Cristo nel deserto al quarantesimo giorno, e dice tutte cose ovvie e risapute, dalla voglia di Bounty e maionese alle due di notte, dal desiderio di un bicchiere di vino a metà cena, la voglia di Negroni e patatine, lo sconforto nel vedere che hai già terminato i tuoi carboidrati quotidiani.
Lo so benissimo.
E quando afferma che "se vuoi dimagrire devi essere inflessibile", che "è solo questione di volontà", che "a me basta un frutto - vedi sopra - " poi apre il cassetto della scrivania e tu vedi distintamente una scatola di Grisbì a metà, ti senti come uno dei cavalli della biga di Apollo che legge il curriculum della cavallina storna.
E sai che il vero figo della situazione sei tu, non lei (anche se da bagnata peserà la metà scarsa di te).
* La collega in questione porta una quaranta e le sta pure larga.
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