mercoledì 24 aprile 2013

Outflirt


 Mia madre, essendo nobile d'animo, finge di non vedere che sparisce sempre qualcosa dal suo armadio ogni volta che torno a casa.
L'ultimo bottino consisteva in una camicia bianca.
Cioè, nella mia ignoranza era una semplice camicia bianca.

Una satanica collega mi ha placcata nel corridorio neanche fosse Sergio Ramos, e guardandomi fisso negli occhi ha detto "Opfhuau! Ma io A-M-O la Georgette!"

Per la cronaca anche io sono contro l'omofobia, volevo dirle che ero felice per il suo coraggioso outing, che non vedevo l'ora di conoscere questa Georgette, finchè ho realizzato che io, Georgette, la stavo indossando.

Pare sia la roba di cui è fatta la camicia, o qualcosa di analogo.
(Perdonami Ivsanloran, perchè non ho la più pallida idea di quel che dico).

"O è crêpe de chine? Ma guarda che rouches!!* Fantastico il tuo outfit, oggi"

Primo, guarda il labiale: si chiama "camicia".
Secondo, enzo, per piacere, esci da questo corpo
Terzo, o ti sottotitoli, o traduci tutto quello che hai detto.


Mi è bastato indossare un giorno una camicetta di mia madre per non passare inosservata.

Ciò che comunque mi ha sorpresa non è stato l'indubbio gusto materno per il vestiario, tutto ciò che lei ha nell'armadio potrei metterlo io** senza sembrare démodé.
Quel che mi ha stupito è la provata trasparenza della camicia.
Mia madre, mia madre, aveva un'invidiabile collezione di camicette trasparenti, tailleur, sottovesti di pizzo, che solo ora realizzo indossava quotidianamente.
Per dire oggi, mentre parlavo con un collega, ho notato la sua espressione da Cappuccetto Rosso che dice al lupo" Ma che occhi grandi che hai!", solo che non si trattava degli occhi.
E se penso che mia madre somigliava terribilmente a Capucine, nel viso, nell'eleganza, nel portamento, e soprattutto nel fisico,

non ho naturalmente preso una beneamata minchia da lei: tutta mio padre


mi sa che ci sono molti aspetti della sua vita che per la mia sana e buona educazione ha tenuto debitamente nascosti, ma sarebbe interessantissimo conoscere.






*dopo dieci minuti ho capito che non c'era alcun "signor Kerusc". Ma l'ho dovuto cercare su Wikipedia.

** se solo ci entrassi

martedì 16 aprile 2013

Hic manebimus optime








Questo messaggio mi è stato recapitato da parte delle mie celluline adipose.

Che tenerelle.


martedì 9 aprile 2013

La Kathymutazione


Sono fuggita a casa per le vacanze di Pasqua, espressione che non usavo più da quando ho finito il liceo (non uso il passato remoto per clemenza).
Quest'anno ne avevo bisogno, nonostante non fosse trascorso molto tempo dall'ultima volta che ero tornata dai miei (tecnicamente per votare, ma più che da un impeto di democrazia attiva ero mossa dalla voglia di rivedere lammmmammma).

Perciò Gli ho lasciato la casa da pulire, le cose da lavare, le cose2 da stirare, il frigo vuoto, il cane da portar fuori, mezza tacca di benzina nella mia auto così che se la prendeva almeno era costretto a passare dal distributore.
E mi sono rilassata a casa.


Anche troppo.






Sono partita con la sensazione di essere come Katy Perry












e sono tornata con la forma di Kathy Bates.
Tutto questo perchè mia madre ha il mestolo assassino e cucina da dio; riesci a dire "no" dopo il quinto piatto di patate e carciofi: prima, l'impulso neuronale "smetti di mangiare culona" parte dal cervello e non arriva al cucchiaio.



E ora che sono tornata al lavoro, posso dire d'aver tirato fuori la mia reale essenza grazie alla totale Kathymutazione:






Temo che però il sopraciglio alzato, senza martello, non si a sufficiente per esprimere tutti i pensieri che frullano in testa.


sabato 6 aprile 2013

Vi prego

 
 
 



ditemi che questa è la campagna promozionale per l'aggiornamento di photoshop.

Che quel sedere lì è umanamente e scientificamente impossibile.

Che è come un'incisione di Escher:

 
 
apparentemente plausibile, ma non ti tornano mai i conti dei gradini.





(altrimenti, fatemi sapere quali combinazioni Ctrl + ?  riescono a stimolare-drenare-ridurre in quel modo)

giovedì 4 aprile 2013

"Che te"




"che te, quando ci hai avuto le figlie, ne hai fatta una e hai buttato via lo stampo"

e meno male che l'ha notato, mia sorella ha gli stessi modi gentili di Madame Brutal

"perchè guarda come sono diverse"

l'inaspettata visita dell'amica di mia madre, che ha pure colto me e mia sorella a casa per le vacanze di Pasqua, mi sta dando soddisfazioni

"cioè, la tua prima è carina"

ma

"ma la seconda...scusa neh, ma guarda che gioia fa venire solo a guardarla, è proprio bella"


IO




"con quel viso pacioccone. A quell'altra dai da mangiare? Cioè, è secca come un chiodo, invece guarda questa, la seconda. E' così bundusa. Insomma, guarda com' è più sana, che almeno non si vedono tutte le ossa"



Vince chi indovina chi, tra me e mia sorella, è la secondogenita.








lunedì 1 aprile 2013

Caro Dio

Quanto mi piace pensarlo così





Egregio Signor Signore,
con la presente desideravo scusarmi per aver negli ultimi tempi disertato la Sua mensa, ma la dieta è dieta.


Come avrà comunque potuto piacevolmente notare, nell'ultimo periodo mi sono profondamente adoperata per trovare il divino che regna  in me stessa; quantunque abbia scoperto con disappunto che il Dio che mi alberga rassomiglia più ad un Buddha che a qualsiasi altra manifestazione di  filiforme spiritualità.




Con l'usuale ironia che poi contraddistingue molte delle Sue sante pensate, mi hai giustamente messo a fianco un uomo che di mestiere fotografa chiappe rinsecchite e ossa ambulanti, e gli piacciono pure.
Grazie.
Se dietro a tutto questo c'è un  piano per la mia evoluzione spirituale, sappia che funziona poco.

Mangiare continua a piacermi.
Molto.

E non si può non celebrare il cibo, quello buono, e  da parte di chi ha sposorizzato frasi come: "Si può forse mangiar ciò che è insipido, senza sale? C'è qualche gusto in un chiaro d'uovo?" (Giobbe 6:6) mi aspetto totale comprensione.

Per quanto sui Suoi gusti avrei un po' da obiettare ("Di questi potrete mangiare: ogni specie di cavallette, ogni specie di locuste, gli acridi e i grilli." Levitico 11:22), io aspetto ancora con ansia di trovare su GoogleMaps le indicazioni stradali per "la terra dove scorrono latte e miele" (Esodo, 3,8), perchè trovo entrambi sufficientemente goduriosi.
E mi vanto pure d'essere abbastanza immune alle Sue minacce, finchè si limitano a cose tipo "il suolo (...) spine e cardi produrrà per te" (Genesi, 3,17-18): sappia che cospargerei la Sua Santa punizione di  grana e la sbatterei in forno: viene buonissima.

Dal momento che ultimamente l'ho fatto poco, mi preme ringraziarLa  di cuore per avermi dato una buona bocca per gustare il cibo, una famiglia che mi ama, un amore che guarda i sederi delle altre però poi palpugna ostinatamente il mio, un lavoro, una salute decente, una vita senza troppi intoppi; grazie, perchè delle molte vite che mi potevano capitare, questa non è poi tanto male.


La ringrazio perchè sono consapevole che per quanto possa darmi da fare, una buona base di partenza e una discreta dose di culo sono essenziali.
Da ultimo, se è vero che, come si dice "nelle Tue mani è la mia vita", le chiederei solo di conservarmela sempre così, e di non applaudire troppo spesso.