lunedì 25 marzo 2013

Brevi note su cosa non dire quando la vostra donna esclama:"Guarda amore, mi entrano di nuovo i vecchi jeans!"


"Ma li chiudi?"
Se si abbottonassero la frase sarebbe: "Guarda amore, mi entrano di nuovo i vecchi jeans e riesco pure ad allacciarli !"
Tirarli fino in vita aiutandosi con le brugole dell'Ikea non significa chiuderli, ma è fondamentale ignorare le patte aperte per la buona riuscita della vita di coppia.


"Eroici"
Detto guardando i pantaloni.
L'accessorio "Sprezzo del pericolo" dimostrato infagottando il culone è  in dotazione da alcune taglie in giù. (che vengono indossate per provare l'ebbrezza di dire "entro in una 42*!" Fa niente se poi sembriamo sponsorizzate dalla Sagra della Salamella Annodata Stretta)



"Mi pare ti stringano"
Certo che stringono. Il blu delle labbra ne è una prova.




"Mi pare ti stringano parecchio"
E' una tua intuizione, o sarà che mi muovo come C3-PO col cavo infilato nel posto sbagliato?
 






"Ci esci mica, con quelli lì?"

Se mi fossi messa sull'uscio a braccetto dell'intera squadra dei Chicago Bears
non avrebbe avuto la stessa reazione offesa.

Per niente. Anzi.


"Ma respiri?"
No.
Vedi sopra.



"Mi sembrano fuori moda"
Sono due anni che li guardo latitare nell'angolo più buio dell'armadio.
Per questo motivo, indosserei anche le maniche alla Lady Oscar, pur di provare che ho perso peso.


"Beh dai"
Ecco.
"Insomma"
Dai che ci scappa il complimento.
"Da qui in giù - polpacci - ti stanno anche bene"
Questo rimane l'apprezzamento peggio riuscito da quando Adamo disse ad Eva "non c'è nessuno come te nell'universo".





*MAGARI.

sabato 23 marzo 2013

Ah, week-end.


 Quando al venerdì esco dal lavoro saltellando, sono la manifestazione concreta che anche nel ventunesimo secolo  la storia de "la donzelletta vien dalla campagna" ha un suo perchè.


Poi ci penso bene e mi dico: ma chi voglio coglionare?

"Sabato", nella corrente accezione, significa: pulire la casa, fare la spesa per la settimana, lavare, stirare, cucinare perchè durante gli altri giorni cucina la Creatura e si sentirebbe poco amato se non ci pensassi io almeno quando sono a casa, portar fuori Creatura2  (l'altra, quella con più pelo)


 
 
e sporadicamente fare quei lavori scemi tipo sbrinare il frigo o rivoltare i materassi che per qualche cabalistica ragione toccano sempre a me.
 
Perciò, quando mi ha detto "cosa conti di fare questo fine settimana?" ho pensato che era da troppo tempo che la casa la pulivo io e la spesa la faceva Lui, quindi gli ho risposto "conto di andare al supermercato e lasciarti fare le pulizie settimanali".
 
Ho visto distintamente nei suoi occhi:
 
 
 
 
 
e poi mi ha confessato che sperava non avessi progetti particolari in quanto"ci sarebbe Emme che mi ha chiesto una mano per il trasloco."
 
 
Emme ha un nome che finisce ovviamente con la lettera "A".
E non è Mandrea.
 
Emme abita a trecento chilometri da qui.
Emme deve tornare qui.
Trecento più trecento fa seicento.
Chilometri.
Per darle "una mano".
 
Emme ha quattro (quattro) fratelli automuniti.
 
Ma l'ha chiesto a Lui.
 
"Se ti fai seicento chilometri per una tipa + pacchettamenti+ carico + scarico dimmi almeno che te la sei trombata una volta nella tua vita"
 
L'ironia gli è scivolata addosso, ma ha ben colto il fatto che, oltre ai chilometri da fare, c'era tutta la questione dei pacchi e del caricare (e scaricare) su una macchina (la Sua, oltretutto) un paio di anni di vita di una donna. E relative scarpe, vestiti, libri, oggetti d'arredo, eccetera.
Deve essersi sentito l'omino della Zalando.
 
"Pronto, emme? Sono davvero mortificato ma mi sono ricordato che devo consegnare un progetto entro lunedì. Mi toccherà lavorare tutto il fine settimana. Oh sì, non sai quanto mi dispiaccia non poter venire da te. Magari però prova a sentire i tuoi fratelli".
 
Comunque, la casa l'ho pulita io.
 
 

 

 


mercoledì 13 marzo 2013

Se scoprissi che il vero nome del mio medico è Crudelio del Mona non mi stupirei più di tanto.


Il medico che assiduamente frequento nell'ultimo periodo è laureato a pieni voti e specialista in punizioni.

Vediamo, quasi quasi le cambio la dieta.
Ma sì, veh.
Cambiamo la dieta, sarebbe anche ora.

Segue personale moderata reazione:






Bene, allora.
Cosa le avevo dato per colazione?
Ah sì, un mirimillo di latte.
E un pignolo di cereali senza zucchero.

Manteniamo.

Per pranzo?
Un minimetto di pasta.

Manteniamo.

Per cena cosa c'era, le proteine, vero?
Guardi, mi azzarderei a dire che può mangiarne una dose leggermente maggiore.

Segue contenuta manifestazione di gratitudine:




Però sarebbe opportuno introdurre una piccola ulteriore variante.

Dimmi che mi premi.
Dimmi che mi lasci il biscotto post cena.
Ti prego.
Sono cinque mesi che non chiudo degnamente la giornata.
Un biscotto, mica ripieno, mi bastano i ColussiMestizia, quelli da prima colazione, uno, per il gusto.

Facciamo che alla sera non mangia più carboidrati.
No, nemmeno quell'ombra di crackers fatti d'aria che le avevo concesso prima.
Dovrebbe così stare più leggera e dormire meglio.
Vedrà quanto sarà soddisfatta dopo un mesetto, con questo regime.


Ah beh.
Bene.
Sto ai carboidrati come Rocco Siffredi alla castità.

E dire che associavo il termine soddisfazione ad un vigoroso e meritato rutto post prandiale.
Poco femminile, ma molto, molto intenso.



mercoledì 6 marzo 2013

Post futurista


Ore cinque e quarantacinque: drin.
Ore cinque e quarantaseri: ridrin.
Ore cinque e quarantasette: UHAAAAAA!!!!   
(E' il suono della seconda sveglia. Ho saputo che la sentono fino a Baghdad)

Ore poco prima delle sette molto variabile: Brum Brum.
(Parto dopo aver slurp aver fatto colazione, crunch sbriciolato briciole, uff spalmato marmellata sulle fette biscottate per Lui e incidentalmente su qualche mobile whine whine coccolato cinque minuti il cane)

 
Da lì in poi: awuf: al lavoro.
(E quando i sospiri superano i respiri, quella non è una buona giornata.)


Ore - variabile. Ultimamente molto variabile ma mai all'orario giusto: Yeppa! esco dal lavoro.

Ore poi: "Amore, sono a casa, hai già portato fuori il cane per la pisciolata precena?" 
"NO"
Te possino.
Baubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubau baubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubau baubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubaubau
Oliver ha incontrato un altro maschio.
Segue marcatura di tutta la landa conosciuta e raggiungibile con quattro zampe motrici.


E non fatevi ingannare dallo sguardo.
Ve lo sbrana, il vostro doberman.















Dopo un'ora: "Amore, sono a casa, hai per caso pensato alla cena?"
"NO".

Sfiletto la trota.
Porc****: Mi sono rotta un'unghia.
Le variabili comprendono bruciature, tagli, amputazioni evitate per un soffio, liquidi bollenti sparsi senza intenti erotici in vari punti del corpo. Ovvero: preparo la cena.

Dopo cena, porto di nuovo fuori il cane per l'ultima pisciatina.

Prima di dormire verifico speranzosa che il cesto delle cose da stirare abbia capito che non è ospite gradito a casa mia ed abbia emigrato. Constatato che è duro d'orecchi, lo ignoro fino al prossimo strabordo di megliette spiegazzate, e provo a leggere fino a che gli occhi non si chiudono. Di solito mi addormento con il libro sulla faccia. Molto poco erotico.



E poi mi rimprovero tra me e me perchè non sono riuscita a depilarmi le sopraciglia?????