lunedì 17 giugno 2013

I pantaloni obiettivo


Pantaloni: ‹pan·ta·ló·ni› - s.m.pl. - Indumento che riveste il corpo nella parte al di sotto della cintura, prolungandosi separatamente sulle due gambe, fino al collo del piede.

Pantaloni obiettivo: ‹ghnn·gnhh·gnn!·nonentrano› - s.m.pl. - Indumento che non arriva manco al polpaccio causa ridotte dimensioni del tessuto di cui è composto . Di solito si rompe a livello gluteo, tanto per dare il colpo di grazia all'autostima. Rientra a pieno titolo nelle promesse per l'anno nuovo, alla voce "entro maggio me li infilo".



Vorrei conoscere qualcuna che non abbia i pantaloni obiettivo nell'armadio.

Sono abbastanza sicura che a scavare un po' più a fondo avrebbero trovato perfino quelli di Lucy.


"Bene, adesso mi entrano".


I miei sono un paio di jeans taglia 38, acquistati saggiamente dopo una devastante influenza intestinale, che mi aveva sotterrata sotto le coperte per dieci giorni con conseguente perdita di liquidi, peso e cervello.

Non capisco neanche perchè li abbia comprati, sapevo che non sarebbe durata.
Ma vuoi mettere l'emozione di averli nell'armadio???
Ogni tanto li guardo con nostalgia, (e li sento distintamente dire nun ce provà ), così come ammiro con lo stesso sentimento tutto ciò che sta sotto la 42 ed è appeso nel mio guardaroba (e rimane saldamente incollato alle grucce, senza pericolo di essere indossato).
Nonostante tutto, ogni tanto ho pure l'ardire di provarmi quegli indumenti, nella salda consapevolezza che già "mi sento meno gonfia" perchè "ho saltato la colazione".



Non so quale delle due: provare nei miei confronti tenerezza per la disarmante ingenuità o provare nei miei confronti a prendermi a sberle per la conclamata idiozia.



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