martedì 26 giugno 2012

Acquisti


"Buongiornovorreiunabilanciapercortesia"

Ho dovuto fare training autogeno per sostenere la richiesta, tutta d'un fiato perchè se avessi esitato sarei uscita col minipimer - attrezzo che mi avrebbe dato molte più soddisfazioni -.



"Che tipo di bilancia?"
"Non saprei. Rotta, se ne ha una. Che segni sempre quarantacinque chili"
"Vedo cos'ho di là"

Me l'ha detto davvero.
Purtroppo, l'ho presa perfettamente funzionanate.

venerdì 22 giugno 2012

Ma il mio lavoro no

"...Ma lei..che lavoro è che fa?"

Lei sono io, a domandarlo uno dei Suoi amici, durante una grigliata.
Momento nel quale si risveglia il furore della vestale, latente  in ogni maschio, che riserva a sé e ai suoi simili la cottura sul barbecue, confinando le donne nel gineceo (a tagliar anguria, di solito).
L'ultima volta doveva essere una cena a base di pesce e verdure, io sono andata sul posto alle quattro, tanto per dare una mano con i tavoli, le sedie, e una giustificazione al Negroni pomeridiano: alcuni esemplari del cromosoma sbagliato erano già alle prese con la carbonella.
Alle quattro.

Abbiamo mangiato, alle dieci e mezza, quel che restava sotto il conglomerato bituminoso che una volta era un pesce: avevano carbonizzato tutto, squama per squama.

Ad ogni modo, questa volta alla domanda ho drizzato le orecchie, e mi sono gustata  in anticipo la Sua risposta.
Perchè Lui non mente, ma condisce la realtà.

Quando l'ho conosciuto mi ha venduto la storia che suo nonno era "docente di letteratura".
Ci ho messo due anni per capire che intendeva "maestro elementare".
Sua sorella "ha vissuto un po' a Londra".
Ha fatto un corso di due settimane a Brighton.
Un Suo amico era "console" (!)
Lavora alla camera di commercio italo-francese.
Insomma, su di me, cosa poteva inventare raccontare?
"Corporate finance"
"Money management"
"Bilanci"
"Planning finanziari"
Qualsiasi cosa.
Qualsiasi.

"Paga bollette".

Questa è stata la Sua risposta.
Mi chiedo da dove sia scaturito tutto questo candore.








Un venerdì da leoni

Ah, quelle serate perfette.
Capitano pochissime volte, ma quando arrivano...
Torni a casa, stanca e arrabbiata dal lavoro, non hai voglia di preparare cena, di dialogare, di esser brillante, apri la porta e ti rendi conto che...Lui non c'è. Oh sì, aveva la seratona con gli amici. Una volta tanto, ti ha persino lasciato un biglietto sul tavolo, con tanto di "Buona cena tesoro" e questo basta per rimetterti in pace col mondo. 
Devi solo portar fuori il cane ("tanto domattina mi alzo presto". Bwaaa! Sai benissimo, tra te e te, che alla povera bestia verrà un prostatone da paura, a forza di tener la pisciatina selvaggia, perchè prima delle nove non riuscirai ad aprire occhio ma magari lo porta fuori lui... ) poi, ecco..sei a casa, serata tutta per te.
Ed è tanto che non ti dedichi un po' di tempo, hai ancora quel barattolo di fanghi (sulla cui efficacia non credi manco a morire, ma te li han regalati a Natale e se non li usi ancora per un po' rischiano di trasformarsi in un Golem) e pure il trattamento per il seno.
E' il momento. Caspita, pure il campioncino di trattamento viso. Perfetto.
Il bagno sembra lo sbarco in Normandia, ma chi se ne frega, laverai tutto quando ti farai la doccia.

Ti muovi nel cellophane come Porno Robocop, accendi la televisione sulla cosa più idiota che danno.
Ti rilassi.

E la porta si apre.

E' Lui.

Arrivato prima perchè la serata non era un gran ché.


Temo che per la prossima erezione dovrò aspettare il 2036.

martedì 19 giugno 2012

Consigli non richiesti

"Ah....se tu seguissi il mio consiglio...vedresti che risultati!"

Confermo quanto penso, tutti hanno un eccezionale rimedio per le mie curve.
Ma davvero tutti.
Da quello che sostiene che basterebbe mangiar più lentamente ( mia madre voleva direttamente sostituirmi il piatto con un trogolo, almeno lei è creativa), a quello che consiglia abbinamenti cromatici azzardati per controllare l'appetito (oh yes), tutti si ritengono autorizzati a suggerire la loro ricetta, mai richiesta.

"Spezzo una lancia in favore della tisanoreica"
Sono troppo educata per confermare che anche io la spezzerei volentieri, sulla sua schiena.

Oggi mi sono sentita dire che dovrei fare più sesso.
Non da Lui, sia chiaro, altrimenti non sarei qui a scrivere.
La signora "vedresticherisultati" mi ha garantito che lei ha sempre messo sotto il marito, in tutti i sensi, quando si sentiva un po' fuori forma.

Ho cercato di avere gli occhi più vacui possibili per non lasciar spazio ad ulteriori dettagli, ma ormai era partita, e mi sono subita un corso accelerato di tantra fitness.

"E vedi, gioia, che il sesso in fondo è tutta ginnastica!"

E mi è subito balzata alla  mente una brutta immagine, cioè questa:



Perchè se il sesso è tutta ginnastica, io mi sento molto la palla rimbalzella.



sabato 16 giugno 2012

Anita

"Anita! Anitaaaa!! Giù dalla pianta!"
Mi è venuto istintivo guardare all'insù, per scorgere tra i rami la piccola Tarzan in erba.
No, era un cane.
Anita è un cane.
Rampicante.

Anita la senti a trecento metri di distanza, perchè ha lo stesso respiro del mio aspirapolvere, che non vuoto dal millenovecentonovantasei; Anita azzanna tutto ciò che trova sulla sua strada, comprese le tue scarpe se sei nei paraggi; Anita odia tutti gli altri cani, anzi, odia tutte le razze del pianeta terra compresa quella umana; Anita è ovviamente coprofaga, perchè non ci facciam mancare nulla; Anita si concede cinque minuti al giorno di inaspettata agilità e si arrampica sulle piante più improbabili, con la padrona che tiene il guinzaglio da sotto e sembra l'abbia impiccata all'incontrario.

Oggi ho incontrato la padrona di Anita senza Anita, che era dal veterinario a farsi la seconda lavanda gastrica del duemiladodici.

"Ah, ho visto il suo cane da lontano - e come, sennò???- in questi giorni, è così carino! Che razza è?"
"E' un meticcio"
"......"
"Un incrocio"
"Oh. (Delusione). Incrocio di cosa?"
"Maschio e femmina, credo"


"Ah beh, sa, la mia invece è di razza.*" e se n'è andata con un disgusto malcelato.

La prossima volta che mi chiedono una cosa del genere, rispondo che è uno spinone lappone.
Voglio vedere la faccia che fanno.
Spinone Lappone.












*Qualsiasi foto troviate, lei è molto, molto, molto più brutta.

mercoledì 13 giugno 2012

Non sono una fotografa

Decisamente, no. A differenza di Lui, che lo fa pure per professione, ritraendo scheletro uno e scheletro due in varie lochescion fighissime, io non so nemmeno come si tiene in mano un obiettivo. Non so nemmeno cosa sia, un obiettivo. Se mi parlano di filtri, il primo pensiero va  alla macchinetta del caffé, il secondo pensiero è "voglio quel caffé".
Tutto ciò che avevo con me oggi era il mio cellulare, modello GG 15/18 (Grande Guerra, 1915-1918). Ma ero con i miei, nella loro casa, dalle mie parti, e ci torno molto poco, abitando in un altra regione.
E mi è sembrato tutto molto bello.



Come i vigneti con le rose accanto,
perchè questi fiori segnalano prima certe malattie, e rendono la vigna ancora più magica







Oggi era una giornata perfetta, bastava guardare il cielo





                                                                                         o le colline:
          

Anche se a me, di solito, interessa altro:
Ragazze, ancora un mesetto e siete mie.




 E, non sapendo come fotografare una cosa bella, ho fatto novecentotredici foto tutte uguali, ma ve le risparmio.
Lesino su novecentodieci, le altre son qua:



Se  non si era capito, mi piacevano le nuvole.
Ma tanto tanto tanto.

















Ma la cosa in assoluto migliore,
è l'orto di mia madre. Che è questo:

Quando mi ha detto di raccogliere i piselli, mi son venuti i brividi. Bisogna decodificare tutti i tipi di fiori non estirpabili, le piante benefiche, le erbe medicinali, gli insetti buoni vs insetti malefici, e poi trovare finalmente le piante di piselli e raccogliere i frutti.
"Senza far del male alle radici. Che se non sbaglio sei ancora in corsa con tua sorella per l'eredità"




Si notano a malapena i pali per le colture. Ma ci sono, è
un orto, nonostante tutto.

Tanto per capire, questi sono alcuni dei fiori che si trovano nel suo orto, e non vengono tolti perchè "basta passare accanto,e non danno fastidio a nessuno"(cit. mamma):


Questi fiori mi sono particolarmente simpatici.
Neanche da dire, si mangiano



Un dettaglio.
Non sono bellissimi?



 












Le rose, mai piantate ma nate anarchicamente.


 Sono passata pianissimo qui accanto, perchè i piccoli facevano già loro abbastanza casino, ed era uno spettacolo, sentirli




Ignoro genere, famiglia, specie, ma mi piacciono


Ignoro anche per questo tutta la sua genealogia, ma ne ammiro la tenacia ed il coraggio.

 Non ho comunque la forza di definirlo "erbaccia"
 ed estirparlo. D'altronde, son figlia di tanta madre.














E oggi sì, è stata proprio una bella giornata.

Questo coso mi sta uccidendo




E' alto come un acaro (le zampe non arrivano ai cinque centimetri), la sua vera età è più misteriosa di quella di RubyRubacuori, ha la valvola mitralica spanata, ma mi seppellirà.




Per quanto possa sembrare un innocentissimo cagnetto da salotto, appena infila la pettorina assume la velocità di un bosone.


Quindi vi presento ufficialmente il mio nuovo personal trainer.
Se per strada vedete una che non tiene il passo dello Swiffer impazzito che la precede, siamo io e lui.



Continuo a ripetermi che diventerò una persona di classe, un giorno o l'altro.

lunedì 11 giugno 2012

Oh, tesoro



Una piccola carrellata dei nomignoli affettuosi che mi affibbia Lui.
Questi me li sono guadagnati dalle ore sei ad adesso.




 Jabba.
Al mattino, appena alzata. Non ho ancora ben capito se il riferimento era ai grugniti, all'umore, o alla forma.

Pattu.
Diminutivo di pattumiera. Esprime il suo disgusto per il mio cibo preferito: tutto.



Alf.
Quando gli detto che avrei fatto una veloce ceretta. Deve essere stato il suo modo per dire "era ora".





Attendo il giorno in cui sarò chiamata semplicemente "amore mio".


venerdì 8 giugno 2012

Brum brum....

Avete presente quella persona che deve girare all'incrocio - quell'incrocio nel quale il verde dura il tempo di un frullo d'ali -  e non si mette mai abbastanza a sinistra, bloccando così tutta la colonna dietro di sé? Sono io.
Ho la macchina più piccola del mondo, un garage in cui l'unica manovra che devi fare è "avanti" e sono riuscita a rigarla. Me la sono anche presa, quando Lui ha avuto la geniale idea di rivestire il box con la carta da parati modello mestizia (ha preso tutto il cartone nel raggio di sei chilometri e  lo ha incollato ad altezza apertura porta), ma devo ammettere che aveva ragione a preoccuparsi, e che pure non è bastato ad evitare i tatuaggi alla carrozzeria.
Quindi stamattina, quando mi hanno fermata i carabinieri per un normalissimo controllo, sono andata nel panico.
Io so che se sento un clacson suonare, ce l'ha con me.
Io so che se mi fermo quando il semaforo è giallo, durerà ancora venti secondi, il tempo per quello dietro di prendermi il numero di targa è fabbricare una bambolina voodoo con le mie sembianze e infilarci spilloni.
Io so che se non mi fermo, scatta il rosso e c'è la fotocamera.
Io so che sono capacissima di inchiodare se mi par di vedere una lucertola sulla strada, e poi mi sfugge il pedone.
Eccetera.
Quindi, quando mi hanno invitata a fermarmi, mi sono chiesta quale dei segnali di cui ignoro il senso avessi trascurato. Panico.
Ad ogni modo, nel cercare di ricordare dove avessi messo il libretto, ho ritrovato "La cucina sottovuoto" che avevo perso questo inverno.

Io non sono una gran guidatrice. Ho l'auto col cambio automatico, i sensori ovunque, ho il navigatore e riesco comunque a non centrare mai un parcheggio.

Chiamo "sederino" il bagagliaio. 

Se qualcosa non funziona, prendo a calci la macchina.

E non posso nemmeno dire che questo faccia parte della simpatica imbranataggine femminile, perchè al mattino, in auto, sono la versione maligna di un teletubby, molto poco probabilmente femmina.

Ma giuro che divento una donna affascinante, prima o poi.



giovedì 7 giugno 2012

La bussola d'oro

"Tu dove andresti?"
"Io seguirei le indicazioni del navigatore"
"Ah, figurati - e dà pacche al TomTom - Non capisce una mazza, questo qui"

"Io, così, ad istinto, andrei a sinistra"
"Benone, svolto a destra"

Lui sostiene che la mia bussola interna abbia l'ago completamente smagnetizzato, ubriaco, mentalmente deviato, o che semplicemente si diverta a prendermi per i fondelli.

E' vero, a me manca il suo senso viscerale per l'orientamento, ma allora vorrei capire perchè quell'istinto da Caboto evapora all'improvviso quando gli dico "ti ho lasciato il pranzo in frigo" e non riesce a  trovarlo nemmeno con i mappali del catasto.

Sarebbe in grado di fare la Liegi-Bastogne-Liegi senza mai fermarsi a chiedere indicazioni (riduce la virilità? aumenta la calvizie? fa ingrassare?), ma riesce ancora a cercare i calzini nel cassetto degli slip. L'ho visto riporre con cura la tovaglia tra le pentole perchè lui ragiona "per competenza". E io, di fronte a questo, mi arrendo.



lunedì 4 giugno 2012

Dall'alba al tramonto

Ore 06:00*
Lo sanno tutti, la colazione è il pasto più importante della giornata.

Ore 07:00
Potevo anche sorvolare su quel pacchetto di macine, maledette.

Ore 09:00
Ci andrebbe proprio un bel caffè.

Ore 09:01
Un caffè e basta?? che tristezza!

Ore 09:02
"No grazie, io il caffè lo prendo senza zucchero, sa...la dieta..."

Ore 12:00
Ma quando riesco ad andare a pranzo? mi si scombina l'indice glicemico.

Ore 14:00
Ho lo stomaco nei piedi a forza di aspettare, mi sa che è meglio mangiare qualcosina.

Ore 14:30
Se quello era qualcosina...

Ore 17:00
Meglio sgranocchiare un frutto, tanto per non arrivare a cena con troppa fame.

Ore 17:01
Caspita qui non c'è frutta. Qualcosa però lo dovrò metter sotto i denti...

Ore 17:12
Ommamma. Vabbè, salto la cena.

Ore 20:00
Bevo solo qualcosina, saltare i pasti è una cattiva abitudine.

Ore 21:00
Chissà se una zuppetta di latte e biscotti dissolti dentro è passabile come liquido.

Ore 22:00
Da domani niente scuse.

Ore 23:00
Visto che da domani seguirò regole inderogabili, un cucchiaino di gelato prima di andare a letto sarà l'ultima gioia che mi concedo.

Ore 23:30
All'anima del cucchiaino.

Ore 24:00
Giuro che da domani sarò la più inflessibile dei talebani della dieta. Da domani. Cioè oggi. Oh, al diavolo.


*Sì, purtroppo. Ore sei.

domenica 3 giugno 2012

10 e più cose che si dicono alle tonde


Hai un corpo cosi' materno.
C'ho i fianchi larghi e le tette grosse, questo non è esser materne, è esser sfigate.

Di viso comunque sei carina.
Meglio se vista di tre quarti con la luce della luna in una notte di nebbia.

Ah ma a me piacciono quelle un po' tonde perchè son piu' simpatiche.
Razzismo all'incontrario? La tonda non puo' esser carogna, per contratto. La tonda è simpatica e brillante, perchè le resta solo quello. Cosi' puoi divertirti durante la serata con le sue battute sagaci, e poi andare a trombare con la prima sciacquetta taglia zero che incroci alla festa.

Sai che dovresti mangiare frutta e verdura?
Ora seguo una dieta a base di arachidi e panna, questa delle frutta e verdura mi è del tutto nuova.

Non abbiamo la sua taglia.
Te lo dicono appena varchi la soglia di un negozio, senza neanche darti tempo di aprir bocca. La commessa col didietro secco e scricchiolante ti squadra disgustata, e cerca di liquidarti così. Anche se eri entrata per ritirare il regalo di tua sorella, loro mettono le mani in avanti e chiariscono che sull'insegna non sta scritto "qui si fanno miracoli"

Ma fai qualcosa per dimagrire?
No, assolutamente. Sto conducendo un esperimento per vedere fino a che punto si espande l'universo, non posso mettermi limiti.

Ma adesso che arriva l'estate, come fai?
Mi trasferisco in Arabia Saudita, almeno là devon stare sempre coperte. Oppure mi impicco sui fornelli, non so.

Certo che adesso non deve essere facile tornare in forma.
Nemmeno tenermi a freno per non picchiarti.


Beh, almeno tu sai che Lui di te non ama solo l'apparenza.
Esticazzi!

Io son domagrito/a col ballo,perchè non provi?
Perchè potrei fare l'etoile delle rinocerontesse di Fantasia. Non è un buon stimolo per un'iscrizione alla scuola di danza. E non mi vedo proprio col tutù.

Eh sai, ti capisco...
 "...perchè anche io ho avuto problemi col mio fisico" Dovrei specificare che non conta l'alluce valgo.

Ma lui cosa ti dice?
Scappa urlando tutte le volte che esco dalla doccia, poi passa davanti alla cucina e si ricorda perchè vive con me.

Ma a me piacciono le persone come te che si godono la vita,al bando la magrezza estrema!
Primo: chi ti dice che io mi goda la vita??
Secondo: esiste una specie che sta tra il modellino dello scheletro anatomico e me. Il suo ruolo è quello dei portaombrelli con le tette durante la motogp.

Hai provato la dieta Dukan?
Tutti hanno provato qualche dieta. Tutti. E a loro ha cambiato la vita. Ci sono piu' diete che esseri umani sul pianeta, e proprio quella che non hai mai fatto ti avrebbe potuto cambiare la vita. Oltre a a scassarti fegato e reni, come minimo, dato che prevedono di solito cose tipo frullato di uova e rognoni a colazione, bistecca di cavallo a pranzo e ossobuco a cena.
Ma meglio ancora sono quelli che ti dicono che "io col respiro controllato ho perso cinquanta centimetri" (cubi? di massa grigia??); io col pensiero telecomandato ho perso trenta chili (uau!); io seguo un regime grazie al quale mangio tutto quel che voglio ma impongo alla mia mente di non considerarlo proibito, e allora non mi fa male (ci hai mai provato con l'arsenico? magari funziona pure con quello)

Per dimagrire devi far pace col tuo corpo
E' lui che non fa pace con me.

Sicuramente hai un blocco emotivo, devi capire cosa vuoi dalla tua vita.
Dimagrire.



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