Mia madre, essendo nobile d'animo, finge di non vedere che sparisce sempre qualcosa dal suo armadio ogni volta che torno a casa.
L'ultimo bottino consisteva in una camicia bianca.
Cioè, nella mia ignoranza era una semplice camicia bianca.
Una satanica collega mi ha placcata nel corridorio neanche fosse Sergio Ramos, e guardandomi fisso negli occhi ha detto "Opfhuau! Ma io A-M-O la Georgette!"
Per la cronaca anche io sono contro l'omofobia, volevo dirle che ero felice per il suo coraggioso outing, che non vedevo l'ora di conoscere questa Georgette, finchè ho realizzato che io, Georgette, la stavo indossando.
Pare sia la roba di cui è fatta la camicia, o qualcosa di analogo.
(Perdonami Ivsanloran, perchè non ho la più pallida idea di quel che dico).
"O è crêpe de chine? Ma guarda che rouches!!* Fantastico il tuo outfit, oggi"
Primo, guarda il labiale: si chiama "camicia".
Secondo, enzo, per piacere, esci da questo corpo
Terzo, o ti sottotitoli, o traduci tutto quello che hai detto.
Mi è bastato indossare un giorno una camicetta di mia madre per non passare inosservata.
Ciò che comunque mi ha sorpresa non è stato l'indubbio gusto materno per il vestiario, tutto ciò che lei ha nell'armadio potrei metterlo io** senza sembrare démodé.
Quel che mi ha stupito è la provata trasparenza della camicia.
Mia madre, mia madre, aveva un'invidiabile collezione di camicette trasparenti, tailleur, sottovesti di pizzo, che solo ora realizzo indossava quotidianamente.
Per dire oggi, mentre parlavo con un collega, ho notato la sua espressione da Cappuccetto Rosso che dice al lupo" Ma che occhi grandi che hai!", solo che non si trattava degli occhi.
E se penso che mia madre somigliava terribilmente a Capucine, nel viso, nell'eleganza, nel portamento, e soprattutto nel fisico,
non ho naturalmente preso una beneamata minchia da lei: tutta mio padre |
*dopo dieci minuti ho capito che non c'era alcun "signor Kerusc". Ma l'ho dovuto cercare su Wikipedia.
** se solo ci entrassi