Quanto mi piace pensarlo così |
Egregio Signor Signore,
con la presente desideravo scusarmi per aver negli ultimi tempi disertato la Sua mensa, ma la dieta è dieta.
Come avrà comunque potuto piacevolmente notare, nell'ultimo periodo mi sono profondamente adoperata per trovare il divino che regna in me stessa; quantunque abbia scoperto con disappunto che il Dio che mi alberga rassomiglia più ad un Buddha che a qualsiasi altra manifestazione di filiforme spiritualità.
Con l'usuale ironia che poi contraddistingue molte delle Sue sante pensate, mi hai giustamente messo a fianco un uomo che di mestiere fotografa chiappe rinsecchite e ossa ambulanti, e gli piacciono pure.
Grazie.
Se dietro a tutto questo c'è un piano per la mia evoluzione spirituale, sappia che funziona poco.
Mangiare continua a piacermi.
Molto.
E non si può non celebrare il cibo, quello buono, e da parte di chi ha sposorizzato frasi come: "Si può forse mangiar ciò che è insipido, senza sale? C'è qualche gusto in un chiaro d'uovo?" (Giobbe 6:6) mi aspetto totale comprensione.
Per quanto sui Suoi gusti avrei un po' da obiettare ("Di questi potrete mangiare: ogni specie di cavallette, ogni specie di locuste, gli acridi e i grilli." Levitico 11:22), io aspetto ancora con ansia di trovare su GoogleMaps le indicazioni stradali per "la terra dove scorrono latte e miele" (Esodo, 3,8), perchè trovo entrambi sufficientemente goduriosi.
E mi vanto pure d'essere abbastanza immune alle Sue minacce, finchè si limitano a cose tipo "il suolo (...) spine e cardi produrrà per te" (Genesi, 3,17-18): sappia che cospargerei la Sua Santa punizione di grana e la sbatterei in forno: viene buonissima.
Dal momento che ultimamente l'ho fatto poco, mi preme ringraziarLa di cuore per avermi dato una buona bocca per gustare il cibo, una famiglia che mi ama, un amore che guarda i sederi delle altre però poi palpugna ostinatamente il mio, un lavoro, una salute decente, una vita senza troppi intoppi; grazie, perchè delle molte vite che mi potevano capitare, questa non è poi tanto male.
La ringrazio perchè sono consapevole che per quanto possa darmi da fare, una buona base di partenza e una discreta dose di culo sono essenziali.
Da ultimo, se è vero che, come si dice "nelle Tue mani è la mia vita", le chiederei solo di conservarmela sempre così, e di non applaudire troppo spesso.
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