giovedì 11 ottobre 2012

No, guarda

"No guarda, a me basta un frutto anzi, quelli troppo zuccherini mi nauseano perfino".

Mh.
Certo.

La collega che ti tira scemo con le sue paturnie alimentari, perchè ha abolito qualsiasi cosa abbia un sapore e mangia solo più radici di cicuta e foglie di mughetto.
E ti vuole convertire.*

Ascolto volentieri chi ha un'altra visione della cucina, da quello che mangia solo pizza a quello che mangia solo tofu.

Ma mi diverto quando qualcuno, dopo una settimana di dieta, si sente Cristo nel deserto al quarantesimo giorno, e  dice tutte cose ovvie e risapute, dalla voglia di Bounty e maionese alle due di notte, dal desiderio di un bicchiere di vino a metà cena, la voglia di Negroni e patatine, lo sconforto nel vedere che hai già terminato i tuoi carboidrati quotidiani.
Lo so benissimo.

E quando afferma che "se vuoi dimagrire devi essere inflessibile", che "è solo questione di volontà", che "a me basta un frutto - vedi sopra - " poi apre il cassetto della scrivania e tu vedi distintamente una scatola di Grisbì a metà,  ti senti come uno dei cavalli della biga di Apollo che legge il curriculum della cavallina storna.


E sai che il vero figo della situazione sei tu, non lei (anche se da bagnata peserà la metà scarsa di te).



* La collega in questione porta una quaranta e le sta pure larga.

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