mercoledì 13 marzo 2013

Se scoprissi che il vero nome del mio medico è Crudelio del Mona non mi stupirei più di tanto.


Il medico che assiduamente frequento nell'ultimo periodo è laureato a pieni voti e specialista in punizioni.

Vediamo, quasi quasi le cambio la dieta.
Ma sì, veh.
Cambiamo la dieta, sarebbe anche ora.

Segue personale moderata reazione:






Bene, allora.
Cosa le avevo dato per colazione?
Ah sì, un mirimillo di latte.
E un pignolo di cereali senza zucchero.

Manteniamo.

Per pranzo?
Un minimetto di pasta.

Manteniamo.

Per cena cosa c'era, le proteine, vero?
Guardi, mi azzarderei a dire che può mangiarne una dose leggermente maggiore.

Segue contenuta manifestazione di gratitudine:




Però sarebbe opportuno introdurre una piccola ulteriore variante.

Dimmi che mi premi.
Dimmi che mi lasci il biscotto post cena.
Ti prego.
Sono cinque mesi che non chiudo degnamente la giornata.
Un biscotto, mica ripieno, mi bastano i ColussiMestizia, quelli da prima colazione, uno, per il gusto.

Facciamo che alla sera non mangia più carboidrati.
No, nemmeno quell'ombra di crackers fatti d'aria che le avevo concesso prima.
Dovrebbe così stare più leggera e dormire meglio.
Vedrà quanto sarà soddisfatta dopo un mesetto, con questo regime.


Ah beh.
Bene.
Sto ai carboidrati come Rocco Siffredi alla castità.

E dire che associavo il termine soddisfazione ad un vigoroso e meritato rutto post prandiale.
Poco femminile, ma molto, molto intenso.



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