mercoledì 1 agosto 2012

Quasi al mare

"Sai , pensavo di invitare L. al mare, quest'estate"

L. è la moglie di M., e i due si sono già felicemente moltiplicati per due (noi, per ora, ci limitiamo a sommarci con gusto).
Lui è amico del maschio, ma evidentemente le tette dell'esemplare femmina gli sono rimaste in mente più nitidamente.

A parte che a me, l'idea di trovarmi al mare con due esseri bipedi  al di sotto del metro - e non pinguini- fa venire i brividi, non so nemmeno come si maneggiano e non capisco il linguaggio che usano.
E oltretutto, finire con una specie di pornodiva (allatta ancora, e si vede) con le gambe di un fenicottero, proprio non mi va giù.
Io, quest'estate, vestirò tutta la collezione parei e copricostume, pensare di avere la mamma gnocca sullo sdraio accanto mi fa sentire come un batterio vicino all'antibiotico.

Naturalmente, non gli ho detto nulla di tutto questo.
Non potevo, o meglio, non volevo mostrarmi così, simpatica come la lebbra.

In fondo, il problema del peso è mio, cerco di defilarmi dalle occasioni mondane serata.martini.e.tacco.dodici, ma non posso condizionare Lui.

Che è arrivato, due minuti fa, e mi ha detto:

"Sai.
L'invito a L.
Ci ho ripensato."

Aw. Ti amo.

"Ho pensato: perchè non invitiamo anche S.eN, P.eE, G.eS??? Ah, e poi anche L.eI?? Così facciamo vacanzona tutti insieme!"

Notare: L., S., P., G., e pure Lseconda non superano i cinquanta chili tutte insieme.




Voglio fare le vacanze a Tonga.
Lì mi sentirei, molto, molto più a mio agio.


Per chi ancora si domandasse: no, quella della foto non sono io.
Lo capite dal fatto che io leggo, in spiaggia, non mi tiro i quadricipiti fino a spaccarmi le gambe. Cribbio.

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